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Clik here to view.Sarà la paura del terrorismo, sarà l’incertezze del dopo Brexit, ma dati alla mano anche gli investimenti immobiliari fatti dagli italiani all’estero sono in calo.
Forse è presto per parlare di una vera e propria tendenza e sarebbe più corretto definire questo un incidente congiunturale.
I dati, ripresi anche in un pezzo del Sole24Ore.com a firma di Adriano Lovera, arrivano da un’analisi specifica condotta da Scenari Immobiliari che ha evidenziato come nel primo semestre dell’anno in corso le compravendite fatte da acquirenti italiani e che hanno avuto come oggetto immobili oltre i confini nazionali siano calate del 4,2% rispetto al medesimo periodo del 2015 e si prevede che entro la fine dell’anno si giungerà ad una riduzione del 7,6%.
Ma verso quali nazioni si orientano gli investimenti immobiliari esteri degli italiani? Come da un decennio a questa parte, al primo posto fra le mete in cui i nostri connazionali comprano casa se scelgono un’altra nazione si trova la Spagna. Certamente le grandi metropoli di Madrid e Barcellona, dove anche i motivi di studio sostengono gli acquisti con un prezzo medio che oscilla tra i 2 ed i 4 mila euro per metro quadrato, ma anche Canarie, Baleari e Malaga (ovviamente con un’età media degli acquirenti, o degli effettivi utilizzatori, ben maggiore). La Francia, continua l’analisi, raccoglie circa l’8% delle mire immobiliari italiane e fra le città più gettonate era proprio Nizza, che potrebbe risentire dei tremendi fatti di cronaca recente.
Dopo la pesante crisi di cui tanto si è parlato negli scorsi anni, ora anche la Grecia sembra essere nuovamente tornata nel mirino degli investitori italiani che possono godere di un mercato con prezzi competitivi, fra i 1.000 ed i 3.500 euro al metro quadrato.
E Londra? Per adesso bisogna aspettare, ma nel frattempo gli investimenti un tempo destinati alla City si stanno spostando altrove, in primis negli USA, con New York in testa.